Il tonno di gallina è un antipasto tipico della cucina piemontese che prevede la cottura della gallina nel brodo e la conservazione sott’olio.
Un prodotto tipico piemontese è il tonno di gallina, una ricetta tanto insolita quanto gustosa che ben si presta a essere servita come antipasto oppure in abbinamento alle uova sode. Stiamo parlando del tonno di gallina, una ricetta facile e saporita che prevede la cottura della gallina lessa e poi la successiva conservazione della sua carne sott’olio.
Non è difficile intuire quindi il motivo del nome: tutto sta nella tecnica di conservazione che ricorda quella del tonno sott’olio. La ricetta originale è quella del tonno di gallina di Bra ma è un piatto molto diffuso anche in altre zone del Piemonte dove, come è facile intuire, è più semplice trovare galline che tonni!
Perfetto per essere conservato, il tonno di gallina è ideale da servire come antipasto, insieme a deliziose salse fatte in casa. Rimanendo su un classico piemontese, come non citare a salsa verde, se invece preferiamo qualcosa di più tradizionale, allora fidatevi che la maionese metterà tutti d’accordo. Tenete poi presente che questa ricetta si può utilizzare al pari sia del tonno che del pollo lesso, realizzando deliziose e ricche insalate perfette per la stagione estiva.

Ingredienti
Per il tonno di gallina
- Gallina – 1 kg
- Carote – 2
- Sedano – 2 gambi
- Cipolla – 1
- Aglio – 3 spicchi
- Chiodi di garofano – 4
- Alloro – 3 foglie
- Olio extravergine di oliva – q.b.
- Sale – q.b.
Preparazione
Tonno di gallina
Per prima cosa lessate la gallina. Mettetela in una pentola capiente coperta di acqua fredda salata, aggiungete le carote sbucciate e tagliate a tocchi, la cipolla con i chiodi di garofano inseriti, gli spicchi di aglio e il sedano. Cuocete per 2 ore quindi lasciatela intiepidire nel brodo.
Trasferitela sul tagliere e pazientemente staccate la carne dalle ossa, lasciandola poi asciugare per un paio di ore all’aria.
A questo punto non resta che procedere con la preparazione della conserva. Disponete gli straccetti di gallina in uno o più vasetti di vetro aggiungendo anche degli aromi a piacere. L’alloro non può mancare ma via libera anche ad aglio a fettine, peperoncino e grani di pepe nero oppure rametti di rosmarino e ginepro.
Coprite poi con olio extravergine di oliva assicurandovi che penetri in tutti i punti e lasciate riposare in frigorifero per almeno 2 giorni prima di servirla a temperatura ambiente.
Per prolungarne la conservazione potete utilizzare vasetti di vetro sterilizzati, riempire con il contenuto e chiudere con un tappo nuovo. Assicuratevi che non ci siano bolle d’aria quindi trasferite in una pentola capiente, coprendoli con almeno 2 dita di acqua. Portate a bollore, calcolando 20 minuti da questo momento, quindi lasciate raffreddare nella stessa acqua. Asciugateli e riponeteli in dispensa.
Conservazione
Il tonno di gallina si conserva in frigorifero fino a due settimane. Come detto, vi consigliamo di servirlo a temperatura ambiente.
Origine e storia
L’origine del tonno di gallina risale al XVII secolo. Trattandosi di un animale da cortile, presente in abbondanza nelle case della popolazione, si poneva spesso il problema di conservarne gli avanzi. Ecco quindi l’idea di metterlo sott’olio così da mantenerlo in dispensa più a lungo. Da necessità a virtù il passo è breve. Non ci è voluto molto infatti per scoprire che così conservata la carne di gallina assumeva un sapore unico.
Ma sapete che in Piemonte sono soliti preparare anche il tonno di coniglio? Quanta fantasia in questa cucina regionale! Ma spostandoci più a sud e approdando in Toscana scopriamo che esiste anche il tonno di pollo la cui preparazione differisce per alcuni ingrediente.